Partiamo dagli antichi egizi, perché credevano nell’aldilà, e nelle tombe mettevano nutrimento, vestiti, cosmetici…

La religione egizia è stata − come ci racconta Plutarco − la lettino di tutte le religioni del puro mediterraneo. Anche il venerazione della Vergine, in quanto il religione cristiana ha sviluppato, si ricollega alla figura della “grande dea”, in quanto mediante Egitto si chiamava Iside. Quanto al portarsi le cose nella tomba, lo ritroviamo addirittura nel mondo greco, mediante oltre a forme. Vorrei additarne una durante caratteristica, propria di un venerazione misterico, l’orfismo. Nelle tombe degli adepti sono state trovate lamine auree contenenti istruzioni a causa di i defunti. Presupponevano un tragitto nell’aldilà, in quanto ciononostante epoca un tragitto di buio (in greco “orphé”) e non portava verso un’idea di ritorno alla vita simile verso quella della rito cristiana, ciononostante, qualora per niente, di esodo.

Addirittura verso i poeti della civilizzazione greco- latina, la trapasso è «un tragitto di caligine, da cui non torna addietro nessuno» (Catullo)…

L’idea di energia eterna conosciuta nel ambiente greco non presupponeva la sopravvivenza dell’io, oppure dell’anima unico, e non la ritorno alla vita del compagnia. Era diffusa, piuttosto, l’idea della reincarnazione, ovvero, per un importanza ancora più forte, adatto della religione-filosofia “pagana” e per circostanza del platonismo, quella di una combinazione dell’anima privato nell’”anima del mondo”, di una riconsegna energetica al totale. L’essenza essenziale, che l’anima estrae nel conveniente trasferimento della terra, insieme la scomparsa si rifonde nel compiutamente. È l’unica chiodo di persona eterna alla che tipo di io possa sentirmi vicina.

La reincarnazione furbo alla possibile catarsi conclusione (nirvana) è la singolarità dell’induismo e del buddismo.

L’idea della metempsicosi, cioè della possibilità perché appresso la scomparsa l’anima si reincarni in complesso il fatto, è città al buddismo/induismo e alle dottrine greche cosiddette “pagane”, per introdurre dal pitagorismo. Continue reading